Il Likud, il partito di destra del premier Benjamin Netanyahu, ha vinto le elezioni israeliane. Con il 99 per cento dei voti scrutinati, il Likud ha raccolto 29 seggi, contro i 24 seggi del partito di centrosinistra Unione sionista, una lista congiunta composta dal Partito laburista e da Hatnuah
Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha chiesto al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di confermare il suo impegno in favore della creazione di due stati, quello israeliano e quello palestinese.
Netanyahu ha detto di volere la soluzione con due stati nella sua prima intervista dopo le elezioni.
Le Nazioni Unite hanno detto in un comunicato che Ban Ki-moon ha posto questa domanda a Netanyahu nel corso di una conversazione telefonica nel quale si congratulava con il premier per la vittoria delle elezioni in Israele. Afp
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, vincitore delle elezioni del 17 marzo, ha ammorbidito la posizione sulla possibile creazione di due stati, quello israeliano e quello palestinese, rispetto a ciò che aveva detto durante la campagna elettorale. “Non voglio una soluzione con uno stato. Voglio una soluzione con due stati pacifica e sostenibile ma perché ciò accada le circostanze devono cambiare”, ha dichiarato il premier durante la sua prima intervista dopo il voto, rilasciata all’emittente statunitense Msnbc.
Netanyahu ha precisato di non aver cambiato idea: “Ciò che è cambiato è la realtà”. Ieri il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha chiamato Netanyahu per congratularsi della vittoria alle elezioni. Bbc
Barack Obama ha telefonato al premier israeliano Benjamin Netanyahu per fargli i complimenti per la vittoria alle elezioni. Afp
La Casa Bianca ha reso noto che il presidente Barack Obama ha chiamato Benjamin Natanyahu per congratularsi della vittoria del suo partito alle elezioni israeliane. Nella telefonata, Obama ha riaffermato l’impegno degli Stati Uniti a trovare una soluzione a due stati che abbia come risultato “uno stato israeliano al sicuro accanto a una Palestina sovrana e autonoma”. La Casa Bianca ha confermato che i due leader hanno deciso di comune accordo di continuare a discutere di una serie di questioni, tra cui il “difficile percorso” per trovare una soluzione al conflitto israelo-palestinese. Reuters
La Casa Bianca ha reso noto di avere l’intenzione di “rivalutare” il proprio sostegno diplomatico a Israele all’interno delle Nazioni Unite, dopo la promessa fatta da Benjamin Netanyahu alla vigilia delle elezioni del 17 marzo, che lo hanno riconfermato al potere, di impedire la nascita di uno stato palestinese.
“Le decisioni prese dagli Stati Uniti all’interno delle Nazioni Unite erano basate sull’idea di una soluzione a due stati”, ha dichiarato Josh Earnest, il portavoce di Barack Obama. “Ora che il nostro alleato ha detto di non essere più impegnato su questa strada significa che dovremo rivalutare la nostra posizione”, ha aggiunto Earnest, precisando che non è stata ancora presa alcuna decisione sulla questione.
La Casa Bianca ha inoltre precisato che Barack Obama, che non si è ancora complimentato con Netanyahu per la vittoria del Likud alle elezioni, potrebbe chiamarlo nelle prossime ore. Afp
A metà della campagna elettorale il principale programma satirico di Israele, Eretz nehederet (Una terra meravigliosa), ha trasmesso un nuovo sketch sull’uomo che ha dominato la politica del paese negli ultimi vent’anni. Leggi
Alla fine ha vinto la paura. Una vittoria facile, quasi scontata, vorace. Fino al tardo pomeriggio si poteva ancora avvertire un po’ di ottimismo. “Un cauto ottimismo”, lo aveva definito qualcuno su Facebook. Ma è durato fino al tramonto. Leggi
Il Likud, il partito di centrodestra del premier Benjamin Netanyahu, ha vinto in modo netto le elezioni israeliane. Lo confermano i dati diffusi stamattina dalla commissione elettorale. Il Likud ha conquistato 30 seggi, contro i 24 dell’Unione sionista, una lista congiunta composta dal Partito laburista e da Hatnuah. I risultati sono stati definiti “quasi definitivi” dalla commissione perché dovranno essere verificati, prima di essere pubblicati il 25 marzo.
Ecco la nuova composizione del parlamento israeliano:
Benjamin “Bibi” Netanyahu ha vinto le elezioni israeliane. Probabilmente sarà di nuovo lui il primo ministro. Ma il prezzo da pagare per la sua vittoria sarà molto alto per il paese, per la regione e per il rapporto tra Israele e i paesi occidentali. Leggi
La formazione del nuovo governo israeliano potrebbe durare fino a tre settimane, si legge in un comunicato del Likud, il partito del premier Benjamin Netanyahu, citato dal sito Ynet. Secondo il comunicato Netanyahu, dopo aver avuto la conferma della vittoria alle elezioni, ha parlato con i leader di tutti i partiti che potrebbero entrare nella coalizione: Kulanu (10 seggi), Casa ebraica (8 seggi), Shas (7 seggi), Israel Beitenu (6 seggi) e Giudaismo unito della Torah (6 seggi).
Messi insieme, questi partiti controllerebbero 66 seggi nella Knesset, il parlamento israeliano, ben al di sopra dei 61 necessari per formare un governo. Ynet, The Guardian
Il leader del partito Unione sionista e dell’opposizione israeliana, Isaac Herzog, ha parlato con il premier Benjamin Netanyahu per fargli i complimenti per la vittoria alle elezioni parlamentari. “Poco fa ho parlato con Netanyahu, gli ho fatto i complimenti per il risultato e gli ho augurato buona fortuna”, ha dichiarato ai giornalisti Herzog. Il leader dell’opposizione ha aggiunto che “continuerà ad essere un’alternativa” alla politica di destra del Likud. The Guardian
Il risultato delle elezioni israeliane è ancora incerto, e serviranno ventiquattro o trentasei ore per capire chi governerà con chi a Gerusalemme. Per il momento l’unica certezza è che nei tre giorni prima dello scrutinio Benjamin Netanyahu ha realizzato una grande rimonta con il suo Likud. Tutti i sondaggi avevano dato la formazione di destra dietro l’Unione sionista, il fronte costituito dalla sinistra laburista e dai centristi, ma alla fine il Likud ha staccato nettamente l’avversario. Leggi
Ecco le parole usate dalla stampa internazionale per commentare la vittoria del Likud alle elezioni israeliane:
Poche ore dopo la notizia della vittoria alle elezioni israeliane del suo partito, il Likud, Benjamin Netanyahu ha diffuso un comunicato: “La realtà non ci aspetta. La realtà non si prende pause. I cittadini di Israele si aspettano che mettiamo insieme una leadership politica che lavorerà nell’interesse della sicurezza, del benessere economico e della società di questo paese, come avevamo promesso. Ed è questo che faremo”. Jerusalem Post
La composizione dei seggi dovrebbe permettere al Likud, il partito di Benjamin Netanyahu, di governare, alleandosi con altri partiti. La formazione di estrema destra Yahad sembra non aver superato la soglia di sbarramento del 3,25 per cento. Ecco il numero dei seggi conquistato da ogni partito:
I dati quasi definitivi indicano un vantaggio ampio per il Likud, il partito di centrodestra del premier Benjamin Natanyahu.
Il Likud, il partito di destra del premier Benjamin Netanyahu, ha vinto le elezioni israeliane. Con il 99 per cento dei voti scrutinati, il Likud ha raccolto 29 seggi, contro i 24 seggi del partito di centrosinistra Unione sionista, una lista congiunta composta dal Partito laburista e da Hatnuah.
La Lista araba unita, formata dai partiti arabi Ual-Ta’al e Balad e dal partito arabo ebraico Hadash, è diventata la terza forza politica del paese, raccogliendo 14 seggi.
È un risultato a sorpresa rispetto agli exit poll, che indicavano un testa a testa tra il Likud e l’Unione sionista. Se i dati fossero confermati, si andrebbe verso un nuovo governo di coalizione guidato da Benjamin Netanyahu, che avrà quindi bisogno di allearsi con altri partiti per governare. Ha’aretz, Bbc
Il Likud, il partito di destra del premier Benjamin Netanyahu, ha vinto le elezioni in Israele. Ha’aretz
L’affluenza alle elezioni in Israele è stata del 71,8 per cento. Nel 2013 la percentuale era del 67,8. Ha’aretz
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