Kalina Muhova è un’illustratrice e fumettista bulgara nata nel 1993 a Sofia. I suoi ultimi libri a fumetti sono Diana sottosopra (Canicola 2019) e Odio l’estate (Rulez... Leggi

L’8 marzo 1979 a Teheran fu organizzato un evento per ridefinire la giornata internazionale della donna e trasformarla in un momento di libertà in cui superare le divisioni intorno all’uso del velo. Leggi

La diversità fisica si aggiunge alla discriminazione di genere. Tre storie raccontano gli ostacoli superati e quelli per i quali bisogna ancora lottare, dalla maternità al lavoro. Leggi

Due studi confermano che il peso della crisi sanitaria è caduto in modo sproporzionato sulle donne, l’Italia blocca l’esportazione di vaccini in Australia, in Francia si esclude il confinamento di Parigi: l’attualità sulla pandemia. Leggi

La marcia delle donne per l’8 marzo infastidisce molti uomini pachistani, che nelle ultime settimane hanno provato a calunniare le manifestanti. Ma la battaglia contro la discriminazione è ormai partita. Leggi

Il divario retributivo di genere continua a rappresentare una delle ingiustizie sociali più diffuse a livello globale. In cosa consiste e quali sono gli effetti di questa disuguaglianza economica sulla società. Leggi

L’8 marzo più di cinquanta paesi hanno aderito a uno sciopero internazionale per un giorno senza donne. Tra questi Francia, Stati uniti, Spagna, Germania, Italia, Ucraina, Russia ma anche Cambogia, Senegal, Brasile e Corea del Sud. Leggi

L’8 marzo è la giornata internazionale dedicata alla donna. A partire dal ventesimo secolo le conquiste sono state molte, ma le donne continuano a subire abusi e discriminazioni. Leggi

Nel luglio del 1970 sui muri di Roma appare il manifesto della rivista Rivolta femminile, basato su un testo elaborato da Carla Lonzi, Carla Accardi ed Elvira Banotti. Leggi

Secondo il Forum economico mondiale il divario di genere è ancora molto profondo. Il paese che occupa il primo posto nella classifica globale per la parità tra donne e uomini è l’Islanda, che però occupa il 128° posto (su 142 paesi presi in esame) per quanto riguarda la salute. Leggi

Quando è stata premiata come migliore attrice non protagonista per Boyhood, Patricia Arquette ha dedicato il suo premio alle donne statunitensi, facendo un appello per la parità dei salari: “Abbiamo combattuto per i diritti di tutti gli altri, è arrivato il nostro momento di avere la parità salariale una volta per tutte e uguali diritti per le donne negli Stati Uniti d’America”.

Il divario, tuttavia, non si limita agli Stati Uniti. Secondo la commissione europea, infatti, in Europa è del 16,4 per cento il divario medio delle retribuzioni tra uomini e donne, a parità di impiego.

Non sono pregiudizialmente contraria alle ricorrenze ma vorrei che, senza storpiarne o banalizzarne il significato, diventassero per tutti un momento di riflessione: ossia di riconoscimento degli interrogativi che vi sono connessi e delle aspettative di cambiamento che da lì si possono aprire. Leggi