Jason Burke

È corrispondente dall’Asia meridionale del quotidiano britannico The Guardian. In Italia ha pubblicato Al Qaeda. La vera storia (Feltrinelli 2004)

Una crisi di fiducia

Molti sudafricani poveri sentono che lo stato è scomparso dalla loro vita e che non è più in grado di offrire delle soluzioni ai problemi quotidiani. Per questo hanno cominciato a organizzarsi da soli Leggi

La galassia islamista che contende il potere ai taliban

Tra Iraq, Siria e Pakistan esistono numerosi gruppi jihadisti, nessuno dei quali pone una grande minaccia da solo, ma con cui i taliban arrivati al potere in Afghanistan dovranno fare i conti. Leggi

L’eroe di Hotel Rwanda arrestato a Kigali

A Paul Rusesabagina è stato attribuito il merito di aver salvato 1.200 persone durante il genocidio del 1994. Fino ad agosto non era più tornato nel suo paese, dove è arrivato probabilmente ingannato da qualcuno di fiducia. Leggi

Il mito dei lupi solitari

Sempre più spesso si parla di lupi solitari per descrivere i jihadisti e gli estremisti di destra che agiscono da soli. Ma quest’etichetta non aiuta a capire la minaccia terroristica e a trovare il modo migliore per disinnescarla. Dall’archivio di Internazionale. Leggi

Tre lezioni dall’attentato di Barcellona

Le nuove tattiche dei terroristi, la scelta dei bersagli e la reazione delle forze di sicurezza. Cos’è cambiato in questi anni. Leggi

In Kenya gli artisti sfidano il potere chiedendo la pace

Questo articolo non è più online perché sono scaduti i diritti. L’articolo originale era uscito sul Guardian. Leggi

Chi sono i terroristi che cercano di conquistare il Pakistan

Da quando è stato fondato due anni fa, dopo una scissione all’interno dei taliban pachistani, il gruppo Jamaat-ul-Ahrar ha compiuto attacchi terroristici gravissimi. Ora punta a conquistare il potere. Leggi

Dietro gli attentati di Bruxelles c’è una rete locale di terroristi

È stata una vendetta? La prova dell’esistenza di una nuova cellula terroristica e dell’incompetenza dei servizi di sicurezza belgi? Un segno che la rete di Salah Abdeslam è ancora attiva? Oppure, data la scarsità di dettagli sugli eventi di questa mattina, nessuna di queste ipotesi è plausibile? Gli attentati di Bruxelles evidenziano alcuni punti fondamentali. Leggi

Perché i jihadisti preferiscono il kalashnikov

La grande diffusione e la disponibilità dei fucili d’assalto sono note da anni, ma c’è voluto il massacro di Parigi per convincere l’Europa a occuparsi del problema. Ora le autorità di tutto il continente stanno cercando di accertare alcune verità di fondo. Da dove arrivano i fucili? Chi sono gli intermediari che li trattano? Perché sono tornati così popolari? Leggi

E se il gruppo Stato islamico avesse davvero abbattuto l’aereo russo nel Sinai?

Se davvero il gruppo Stato islamico ha abbattuto un aereo di linea pieno di passeggeri sopra il deserto del Sinai, un’ipotesi che molti ritengono ormai “una possibilità significativa”, una simile azione rappresenterebbe un’importante salto di qualità nelle capacità e negli scopi strategici dell’organizzazione, ma dimostrerebbe anche che i suoi obiettivi restano regionali piuttosto che globali. Leggi

Nessun terrorista agisce da solo

Un nuovo attacco, un giovane uomo pronto a diventare un assassino e una tragedia sfiorata. L’attenzione della stampa si concentra in questo momento sull’identità degli eroi improvvisati che hanno evitato il massacro sul treno in viaggio da Amsterdam a Parigi. Si sposterà poi sull’uomo che ha cercato di aprire il fuoco con un’arma automatica in un vagone affollato. Leggi

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