L’attacco nella capitale del Kurdistan iracheno è il quinto compiuto da Teheran e dai suoi alleati per mettere pressione al governo locale. La mancata reazione di Baghdad fa infuriare gli abitanti della regione autonoma. Leggi
I fondi congelati nelle banche di Beirut che hanno dichiarato bancarotta valgono tra i diciotto e i trenta miliardi di dollari. Appartengono principalmente a politici e sono frutto di corruzione e vendita di petrolio curdo. Leggi
Mentre il paese attende un nuovo governo, Baghdad accusa la regione autonoma di non aver versato i ricavi delle vendite di petrolio e interrompe i pagamenti che servono a Erbil per garantire gli stipendi ai dipendenti pubblici. Leggi
I partiti della Regione autonoma del Kurdistan hanno due candidati alle presidenziali irachene. La lotta per l’indipendenza sembra finita in secondo piano. Leggi
Se l’operazione di riconquista di Idlib proseguirà senza incidenti legati a un intervento turco o americano, sarà l’ultima grande battaglia della guerra civile siriana. Leggi
Sembra che la carriera politica del presidente del Kurdistan iracheno sia giunta alla fine. Dai vertici del suo partito arrivano voci sulle sue imminenti dimissioni. Leggi
L’entrata dell’esercito iracheno nella città curda Kirkuk è una sconfitta per il presidente Barzani, che ora cerca la trattativa per l’autonomia della regione. Leggi
L’ex presidente iracheno è stato una figura di riconciliazione e un convinto assertore della fratellanza tra curdi e arabi. Leggi
Il rinvio non è una soluzione definitiva, ma per entrambe le parti significa evitare la possibilità di un’altra guerra per il controllo dei giacimenti di Kirkuk. Leggi
Utili e applauditi quando combattono sul campo contro i jihadisti, i curdi infastidiscono il resto del mondo quando pensano a se stessi. Leggi
I preparativi del referendum per l’indipendenza dei curdi, annunciato per il prossimo 25 settembre, non vanno lisci come ci si aspettava. Leggi
Un uomo è stato condannato a undici anni di carcere per aver rubato pannolini e latte artificiale per il suo bambino. Dai social network alle piazze, è scattata la protesta. Leggi
“Prima mi sentivo un bambino,” dice Ali. “Ma ora che lavoro, mi sento un uomo”. Ali ha 13 anni ed è arrivato nel Kurdistan iracheno dopo che la sua famiglia è scappata dai combattimenti tra l’esercito iracheno e il gruppo Stato islamico. Ora è costretto a lavorare come macellaio per mantenere la famiglia. “Vorrei tanto tornare a scuola”. Leggi
Eva è siriana e vive nel campo per rifugiati di Arbat, alle porte di Sulaymaniyah, in Iraq. Dove è riuscita ad aprire un salone per le ragazze e per le spose. Il reportage di Dario Bosio. Leggi
Tre persone sono morte in un attentato nei pressi del consolato statunitense a Erbil, il capoluogo del Kurdistan iracheno. I feriti sono almeno cinque. Secondo alcuni testimoni, un’automobile è esplosa davanti l’ingresso del consolato e poi sono stati sentiti colpi di armi da fuoco. L’edificio si trova nel distretto di Ankawa, un quartiere a maggioranza cristiana dove risiedono molti stranieri. Nell’attacco non sarebbero stati feriti dipendenti del consolato, ha riferito il dipartimento di stato americano. Per ora l’attentato non è stato rivendicato. Reuters
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