“Si è creata un’immagine della val di Susa, e tutti quelli che tentano di definirla cadono nella trappola del villaggio di Asterix, magari con buone intenzioni”, diceva Luca Rastello. “Però così si offende quel territorio, quella complessità e anche la lotta del movimento No Tav, il più calunniato della storia dei movimenti italiani”. Un estratto del documentario di Daniele Gaglianone, che intervista il giornalista torinese scomparso l’anno scorso. Leggi
Il 6 luglio è morto Luca Rastello, autore di inchieste appassionanti e romanzi veritieri. Il suo lavoro è cominciato con La guerra in casa, in cui raccontava della Jugoslavia che andava in pezzi, ed è finito con I buoni, romanzo morale che disturba e colpisce. In mezzo, un straordinario reportage su un importatore di cocaina che racconta i segreti del suo mestiere. Leggi
Scompare con Luca Rastello la voce libera di una persona d’eccezione, che ha avuto tra i suoi grandi meriti anche quello di salvare, con pochi altri, l’onore della generazione cresciuta negli anni sessanta e settanta del secolo scorso, nel pieno di un forte scontro sociale e poi dentro il riflusso e nel vivo di una radicale mutazione della scena politica. Leggi
È morto in serata lo scrittore e giornalista Luca Rastello. Da tempo era malato di cancro, tra pochi giorni avrebbe compiuto 54 anni. Originario di Pont Canavese in provincia di Torino, laureato in filosofia, era stato inviato di Diario e aveva diretto Narcomafie, prima di approdare al gruppo Espresso, in cui ha lavorato per l’Espresso, per D e per le redazioni di Repubblica di Milano e di Torino.
Ha scritto romanzi e diversi saggi, tra cui La guerra in casa sul conflitto in Jugoslavia negli anni novanta e Binario Morto sull’alta velocità ferroviaria e la Torino-Lione. In Piove all’insù, il suo primo romanzo, descrisse gli anni settanta a Torino.
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