Gli ispettori dell’Ufficio olandese d’inchiesta per la sicurezza (Ovv) hanno pubblicato i risultati delle loro indagini sull’abbattimento del volo MH17 della Malaysia Airlines. Ecco cosa sappiamo della vicenda. Leggi
Oggi vengono pubblicati i risultati delle indagini delle autorità olandesi sull’abbattimento del volo MH17 nell’est dell’Ucraina nel luglio 2014. Secondo un’anticipazione del quotidiano Volkskrant, l’aereo è precipitato a causa di un missile terra-aria Buk. Leggi
Sulla costa dell’isola francese della Réunion, nell’Oceano indiano, ieri sono stati ritrovati dei resti che potrebbero appartenere all’aereo della Malaysia Airlines scomparso nel marzo 2014 sulla rotta Pechino-Kuala Lumpur. A bordo del volo c’erano 239 persone. Ecco cosa sappiamo finora. Leggi
Un video inedito diffuso da News Corp Australia mostra i resti del volo Mh17 della Malaysia Airlines, abbattuto un anno fa in Ucraina, subito dopo lo schianto. Nel video i ribelli filorussi accorsi a Grabovo rovistano tra i resti dell’aereo e tra i bagagli dei passeggeri, e si mostrano scioccati quando scoprono che si tratta di un aereo civile per il trasporto dei passeggeri. Leggi
Un aereo della Malaysia Airlines è stato costretto a un atterraggio di emergenza a Melbourne, in Australia, a causa di problemi a un motore. Il volo MH148 era partito dall’aeroporto di Melbourne poco dopo le 2 del pomeriggio (ora locale) diretto a Kuala Lumpur, in Malaysia.
La compagnia aerea Malaysia airlines è “tecnicamente in bancarotta”. Lo ha detto l’amministratore delegato Christoph Mueller, annunciando un piano di ristrutturazione che porterà a tagliare circa seimila posti di lavoro. La decisione era attesa e segue la nomina di Mueller alla guida dell’azienda, avvenuta a maggio. Il piano di ristrutturazione prevede l’uso di velivoli più piccoli, l’abbandono di alcune tratte e la riduzione del personale da ventimila a quattordicimila unità. Il progetto era stato deciso per far fronte ai due disastri aerei che l’anno scorso hanno costretto la compagnia alla nazionalizzazione.
L’8 marzo del 2014 il volo MH370 partito da Kuala Lumpur e diretto a Pechino è scomparso meno di un’ora dopo il decollo, senza lanciare nessun allarme o inviare messaggi. Alle operazioni di ricerca, condotte nell’oceano Indiano meridionale, hanno partecipato otto paesi: Malesia, Australia, Cina, Giappone, Corea del Sud, Nuova Zelanda, Regno Unito e Stati Uniti. Secondo le autorità malesi, tutte le 239 persone che erano a bordo sono presumibilmente morte.
Il 17 luglio dello stesso anno il Boeing MH17 è stato abbattuto mentre sorvolava l’Ucraina, con 298 passeggeri a bordo. L’aereo stava viaggiando da Amsterdam a Kuala Lumpur, ed è caduto nei pressi di Donetsk, in un territorio controllato dai ribelli che chiedono l’indipendenza da Kiev e l’annessione alla Russia. Secondo un’inchiesta guidata dai Paesi Bassi l’aereo potrebbe essere stato abbattuto da un missile russo.
Il governo tedesco era stato avvertito del rischio di sorvolo dell’Ucraina prima che il Boeing MH17, l’aereo della Malaysia Airlines, venisse abbattuto il 17 luglio del 2014, ma non ha mai diffuso l’allarme. Lo affermano alcuni media tedeschi, che citano cablogrammi diplomatici inviati due giorni prima dell’incidente, in cui la situazione in Ucraina viene descritta come “molto allarmante”.
Nei messaggi viene menzionato l’abbattimento di un aereo militare ucraino a un altezza di 6mila metri il 14 luglio. Il volo MH17 è precipitato tre giorni dopo, con 298 passeggeri a bordo. L’aereo stava viaggiando da Amsterdam a Kuala Lumpur, ed è caduto nei pressi di Donetsk, in un territorio controllato dai ribelli che chiedono l’indipendenza da Kiev e l’annessione alla Russia. Secondo un’inchiesta guidata dai Paesi Bassi l’aereo potrebbe essere stato abbattuto da un missile russo.
I servizi di intelligence tedeschi affermano di aver avvertito l’aviazione nazionale dei rischi sul sorvolare la zona dopo il 14 luglio, ma secondo una fonte di Lufthansa non sono mai arrivate comunicazioni di questo tipo da parte del governo. Tre aerei della compagnia tedesca hanno sorvolato l’area dove è stato abbattuto l’MH17, nello stesso giorno, e non sono stati colpiti “per pura fortuna”, secondo il rapporto degli investigatori.
L’area delle ricerche del volo della Malaysia Airlines MH370, scomparso l’8 marzo 2014, sarà raddoppiata se nell’attuale zona di perlustrazione dell’oceano Indiano non saranno ritrovati resti. Lo hanno annunciato i ministri australiani, malesiani e cinesi dopo un incontro ufficiale per discutere il progresso delle ricerche. L’aereo è scomparso dai radar l’8 marzo 2014 con 239 persone a bordo, a un’ora dal decollo, mentre era in volo da Kuala Lumpur a Pechino, senza lanciare nessun allarme. Potrebbe essere precipitato al largo delle coste occidentali dell’Australia, ma finora non sono state ritrovate tracce dell’impatto.
Al momento la ricerca copre un’area di 60mila chilometri quadrati sui fondali dell’oceano Indiano, a ovest della città australiana di Perth. Di quest’area è stato scandagliato solo il sessanta per cento e finora le ricerche non hanno prodotto nessun risultato.
La ricerca sarà estesa di altri 60mila chilometri quadrati per “coprire l’intera area identificata dagli esperti”, si legge nel comunicato ufficiale. La perlustrazione dell’intera zona potrebbe durare almeno un anno, anche a causa delle condizioni di meteo avverse dei mesi invernali in arrivo.
Il sito web della compagnia Malaysia Airlines è stato oggetto di un attacco informatico da parte di un gruppo che si è firmato “Official cyber caliphate”, anche se la compagnia ha detto che i dati e le prenotazioni dei passeggeri non sono stati colpiti. La compagnia ha detto che il sito non è stato violato ma che gli utenti erano reindirizzati su un altro sito. Il sito originale dovrebbe essere di nuovo attivo entro 22 ore.
La Malaysia Airlines ha perso due aerei lo scorso anno: il volo MH370 a marzo, scomparso con 239 passeggeri a bordo, e il volo MH17 che è stato abbattuto il 17 luglio nell’Ucraina orientale provocando la morte di 298 persone. Reuters
Centinaia di persone si sono riunite ad Amsterdam, nei Paesi Bassi, per ricordare le vittime dell’incidente del volo MH17 della Malaysia Airlines, precipitato il 17 luglio 2014 nell’est dell’Ucraina. Alle celebrazioni hanno partecipato anche il re Guglielmo Alessandro e il primo ministro Mark Rutte.
A bordo dell’aereo c’erano 298 persone, tra cui 196 olandesi. Il governo di Kiev e i paesi occidentali accusano i separatisti filorussi di aver abbattuto l’aereo con missili forniti da Mosca, ma la Russia respinge l’accusa. Bbc
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