L’Ucraina ha usato per la prima volta contro la Russia i missili statunitensi Atacms a lungo raggio, ha annunciato il 17 ottobre il presidente Volodymyr Zelenskyj.

“Come previsto dagli accordi con il presidente statunitense Joe Biden, abbiamo usato per la prima volta i missili Atacms, che hanno dimostrato la loro importanza”, ha affermato Zelenskyj nel suo discorso quotidiano trasmesso sui social network.

Tuttavia, Zelenskyj non ha precisato dove e quando sono stati usati.

“La decisione della Casa Bianca di fornire missili a lungo raggio all’Ucraina è un grave errore”, ha affermato in un comunicato Anatolij Antonov, l’ambasciatore russo negli Stati Uniti. “Le conseguenze saranno molto gravi”.

Washington ha affermato che i missili Atacms, che hanno una gittata massima di 165 chilometri, “rafforzeranno in modo significativo le capacità delle forze armate ucraine, permettendogli di colpire le retrovie dell’esercito russo”.

Nove elicotteri distrutti

Secondo fonti russe, l’esercito ucraino ha usato i missili Atacms nella notte del 16 ottobre. Vladimir Rogov, un funzionario dell’amministrazione russa nella regione occupata di Zaporižžja, nel sudest dell’Ucraina, ha affermato su Telegram che “i resti di un missile Atacms sono stati trovati a Berdjansk”. Rogov si riferiva a un attacco notturno contro una base usata dall’aviazione russa nei dintorni della città.

Il 17 ottobre le forze speciali ucraine hanno affermato su Telegram di aver colpito nella notte due basi usate dall’aviazione russa a Luhansk e a Berdjansk, nei territori occupati da Mosca. Nell’operazione, chiamata “Libellula”, sarebbero stati distrutti nove elicotteri, un sistema antiaereo, un deposito di munizioni e piste di atterraggio.

Attualmente l’esercito ucraino è impegnato in un tentativo di controffensiva nell’est e nel sud del paese, che però sta incontrando molti ostacoli.

L’Ucraina chiede da mesi agli Stati Uniti e ai paesi europei di aumentare le forniture di missili, possibilmente a lungo raggio, in modo da colpire le retrovie russe e mettere in crisi la catena logistica.

Ma finora i paesi occidentali hanno fornito un numero limitato di missili, temendo che Kiev possa usarli per colpire direttamente il territorio russo, come sta già facendo con i droni.