Il bilancio di una violenta tempesta in Ucraina, con venti fino a 140 chilometri all’ora, è salito a dieci morti e ventitré feriti, ha annunciato il 28 novembre il ministro dell’interno Ihor Klymenko.
“In totale le vittime sono dieci”, ha affermato Klymenko su Telegram. Cinque persone sono morte nella regione di Odessa e le altre nelle regioni di Mykolaiv e Charkiv e nella capitale Kiev.
“Ventitré persone, tra cui due bambini, sono rimaste ferite”, ha aggiunto.
Il bilancio precedente, fornito la sera del 27 novembre dal presidente Volodymyr Zelenskyj, era di cinque vittime nella regione di Odessa, la più colpita.
1.530 veicoli bloccati
Klymenko ha riferito che i soccorritori hanno dovuto trainare 1.530 veicoli rimasti bloccati nella neve, tra cui decine di autobus e ambulanze.
Più di quattrocento località in undici regioni del paese sono rimaste senza corrente e otto autostrade sono rimaste bloccate, in un momento in cui la rete elettrica e i servizi d’emergenza sono messi a dura prova dall’invasione russa.
Anche le autorità della Crimea, la penisola ucraina annessa dalla Russia nel 2014, hanno segnalato danni ingenti causati dalla tempesta.
“Novantatremila persone sono rimaste senza elettricità e 245 località sono senza acqua potabile”, ha dichiarato il 28 novembre Sergej Aksenov, il governatore della Crimea.
La “mega-tempesta”, com’è stata definita dai mezzi d’informazione russi, ha colpito a partire dal 26 novembre anche altri territori ucraini occupati dall’esercito russo nel sud e nell’est dell’Ucraina, una parte della Russia meridionale e la Moldova.