Le milizie filoucraine in Russia hanno dichiarato di avere organizzato incursioni armate in territorio russo. (Handout, gubernator_46 via Telegram)

Volontari russi che combattono per l’Ucraina hanno dichiarato di essersi infiltrati in Russia il 12 marzo per organizzare degli attacchi di terra contro le regioni di confine, che l’esercito di Mosca affermava di aver respinto, dopo che i droni ucraini avevano preso di mira diverse regioni.

Gli attacchi arrivano tre giorni prima delle elezioni presidenziali russe, in programma dal 15 al 17 marzo, che dovrebbero confermare Vladimir Putin al potere, in assenza di qualsiasi opposizione. “Abbiamo attraversato il confine”, ha detto questa mattina su Telegram l’unità chiamata Legione della libertà russa, pubblicando un video in cui si vedono tre veicoli blindati che procedono su una strada di campagna.

Poco dopo, l’unità ha affermato di aver “distrutto” un veicolo corazzato russo nel villaggio di Tetkino, nella regione di Kursk, non lontano dal confine orientale dell’Ucraina. L’esercito russo ha dichiarato di aver respinto numerosi attacchi provenienti dall’Ucraina durante la notte, assicurando di aver impedito qualsiasi infiltrazione in territorio russo.

Le forze armate “hanno fatto fallire il tentativo del regime di Kiev di sfondare nel territorio russo nelle regioni di Belgorod e Kursk”, ha affermato il ministero della difesa. Il governatore russo della regione di Kursk, Roman Starovojt, ha confermato l’attacco e ha denunciato il ferimento di una persona, negando però qualsiasi “successo” da parte degli aggressori.

Il Battaglione Siberia, un’altra formazione russa che combatte con gli ucraini, ha parlato di “duri combattimenti” in Russia e ha invitato i russi a boicottare le elezioni presidenziali del 15-17 marzo. “Possiamo cambiare le cose in meglio solo imbracciando le armi”, ha detto un portavoce del gruppo, definendo il voto “una farsa”.

L’incursione armata arriva dopo un attacco di droni ucraini contro la Russia nella notte tra l’11 e il 12 marzo. In particolare sono state colpite e incendiate due raffinerie, una delle quali si trovava a centinaia di chilometri dal fronte.

Il 12 marzo il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha assicurato che l’esercito russo sta facendo “ciò che è necessario” per respingere tutti gli attacchi ucraini.

Da due anni Kiev attacca regolarmente le regioni russe al confine usando i droni, ma le incursioni di soldati russi filoucraini sono molto rare.