È un dato terribile per gli ucraini: solo il 10 per cento degli europei ritiene che Kiev possa ancora vincere la guerra contro la Russia. Questo non significa affatto che siano favorevoli a Mosca. Al contrario, il sostegno alla causa ucraina resta largamente maggioritario in Europa. Tuttavia, l’insieme di cattive notizie per l’esercito ucraino ha avuto un effetto sulla percezione degli europei.

Il dato è contenuto in un sondaggio commissionato dallo European council on foreign relations, un think tank indipendente, reso pubblico alla vigilia del secondo anniversario dell’invasione russa. Mentre la guerra sta per entrare nel suo terzo anno di vita, gli europei si interrogano legittimamente su un conflitto costoso in termini di vite umane e di aiuti finanziari e militari.

Le ragioni di questo pessimismo sono facili da individuare: la controffensiva ucraina dell’anno scorso è fallita, mentre l’esercito russo continua a ottenere successi, come la conquista di Avdiïvka negli ultimi giorni. Anche i tentennamenti politici sul sostegno all’Ucraina emersi nelle ultime settimane in Europa, e soprattutto negli Stati Uniti, hanno avuto certamente un effetto.

Secondo il sondaggio, l’idea dominante in Europa è che la guerra si concluderà con un compromesso, che però non è ancora chiaro. Questa svolta nella percezione pubblica è controcorrente rispetto alla posizione dei governi europei, che non solo hanno appena raggiunto un accordo su un nuovo pacchetto di aiuti a Kiev, ma discutono il modo per continuare a sostenere l’Ucraina nel caso in cui gli Stati Uniti dovessero tirarsi indietro.

La settimana scorsa la visita a Berlino e Parigi del presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj per firmare alcuni trattati bilaterali di sicurezza è stata l’occasione per rinnovare una promessa di sostegno più forte che mai.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha pronunciato parole molto dure nei confronti della Russia di Putin, diventata a suo dire “un attore metodico della destabilizzazione mondiale”. Queste critiche non sono casuali. La Francia, come altri paesi europei, subisce una forte pressione da parte dei servizi di sicurezza russi attraverso disinformazione, ciber attacchi e attacchi personali.

La situazione attuale in Ucraina preoccupa gli esperti militari. L’esercito di Kiev non sta crollando, ma il rapporto di forze è diventato più favorevole alla Russia. Senza un cambiamento nella portata degli aiuti militari o un nuovo paradigma sarà impossibile imporre una svolta. Ma uno scenario simile è difficile da realizzare se la popolazione non è favorevole allo sforzo da sostenere e non crede più nella vittoria. Esiste chiaramente il rischio di una perdita di slancio, alimentata dalle forze politiche vicine alla Russia.

È un dilemma sia per i leader ucraini, che non hanno altra scelta se non quella di chiedere maggiore aiuto agli alleati, sia per i governi europei, che devono giustificare davanti ai cittadini le somme enormi dedicate a una guerra che molti considerano persa.

Quando Macron ripete che “la Russia non deve vincere la guerra”, i francesi gli rispondono che nemmeno l’Ucraina può vincere. A questo punto, forse, l’obiettivo dovrebbe essere quello di aiutare l’Ucraina a uscire da questa impasse pericolosa e conquistare una posizione migliore in vista di un possibile compromesso.

(Traduzione di Andrea Sparacino)

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