Migliaia di persone hanno partecipato il 26 marzo a una manifestazione a Budapest per chiedere le dimissioni del primo ministro Viktor Orbán, dopo la pubblicazione di una registrazione audio che dimostrerebbe il coinvolgimento di un membro del governo in un caso di corruzione.
L’audio era stato diffuso poche ore prima da Péter Magyar, avvocato ed ex collaboratore del governo nazionalista ungherese.
“Non permetteremo al potere d’insabbiare il più grande scandalo politico e giudiziario degli ultimi trent’anni”, ha affermato Magyar in un discorso tenuto durante la manifestazione, chiedendo anche le dimissioni del procuratore generale Péter Polt.
Magyar ha diffuso un audio di due minuti in cui lui e l’ex moglie Judit Varga, ministra della giustizia fino al luglio 2023, discutono di un’inchiesta per corruzione che coinvolgeva esponenti del governo.
L’uomo sostiene che si tratti di una conversazione avuta nel gennaio 2023 con Varga, che all’epoca era sua moglie, in cui lei parla di Antal Rogán, un membro del gabinetto di Viktor Orbán, e di altri funzionari. “L’hanno fatta franca”, dice Varga. Secondo Magyar, l’audio dimostra che l’inchiesta è stata insabbiata.
Varga ha reagito alla diffusione dell’audio accusando Magyar di averla costretta a fare quelle dichiarazioni.
“Dato che mi assillava da giorni, gli ho detto quello che voleva sentirsi dire in modo che mi lasciasse in pace”, ha dichiarato la donna su Facebook.
Il governo non ha commentato ufficialmente la registrazione, di cui l’Afp non è in grado di verificare l’autenticità.
“Una lite coniugale non ha niente a che fare con la vita pubblica”, ha affermato in un videomessaggio Gergely Guliás, il capo di gabinetto di Orbán.
Magyar sostiene invece di aver registrato le parole di Varga dopo che lei aveva definito “mafioso” il governo. Ha aggiunto di avere altri audio che riguardano membri dell’esecutivo.