Il 22 maggio il primo ministro britannico Rishi Sunak ha annunciato a sorpresa che le elezioni legislative si terranno il 4 luglio. Il Partito laburista, all’opposizione, è il grande favorito del voto.
“Nelle prossime settimane mi batterò per ogni voto”, ha aggiunto Rishi Sunak, 44 anni. “Convincerò gli elettori del fatto che solo un governo guidato da me può garantire la stabilità economica e riportare in alto il nostro paese”.
Finora Sunak si era limitato a parlare di elezioni “nella seconda metà dell’anno”. Lo scrutinio, teoricamente possibile fino al gennaio 2025, era atteso per l’autunno.
Ma nelle ultime settimane, segnate da sondaggi catastrofici per i conservatori, erano aumentate le pressioni perché chiarisse le sue intenzioni.
La recente pubblicazione di due dati economici positivi – il ritorno alla crescita e il rallentamento dell’inflazione – hanno convinto Sunak a fare il grande passo.
Dopo quattordici anni di governo conservatore, caratterizzati dal referendum sulla Brexit e dall’alternanza di cinque premier, gli elettori sembrano decisi a voltare pagina e a mandare a Downing street il leader laburista Keir Starmer, considerato un moderato.
“È arrivato il momento di cambiare”, ha affermato Starmer, 61 anni, dopo l’annuncio di Sunak, invitando gli elettori a votare per i laburisti “per garantire la stabilità economica e politica del paese”.
“Metteremo fine al caos e avvieremo la ricostruzione del paese”, ha aggiunto, riferendosi alle difficoltà economiche degli ultimi anni, tra cui la riduzione del potere d’acquisto dei cittadini e il declino dei servizi pubblici, in particolare del National health service (Nhs), il servizio sanitario britannico.
Laburisti al 45 per cento
Secondo i sondaggi, il Partito laburista è in testa con circa il 45 per cento delle intenzioni di voto, mentre il Partito conservatore è al 20-25 per cento e la formazione populista Reform Uk, contraria all’immigrazione e alle misure di contrasto della crisi climatica, è al 12 per cento.
Grazie al sistema elettorale maggioritario, i laburisti avrebbero un’ampia maggioranza in parlamento.
Anche in Scozia il Partito laburista è in vantaggio sulla formazione indipendentista Scottish national party (Snp).