Il 13 agosto sono state avvertite delle esplosioni vicino a due navi mercantili al largo delle coste dello Yemen. Lo hanno riferito due agenzie di sicurezza marittima, aggiungendo che non ci sono stati feriti o danni.
Una nave ha segnalato “un’esplosione nelle vicinanze” all’alba, a circa 64 miglia nautiche a sudovest della città di Hodeidah, controllata dai ribelli huthi, ha detto l’agenzia britannica per la sicurezza marittima Ukmto. La nave ha poi affermato di aver visto “una piccola imbarcazione comportarsi in modo sospetto”, quindi di aver sentito una seconda esplosione.
L’Ukmto ha successivamente aggiunto che la nave è stata “attaccata da un drone, che è stato neutralizzato con successo”. “La nave e il suo equipaggio sono sani e salvi e la nave si sta dirigendo verso il prossimo porto di scalo”, ha aggiunto.
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L’esplosione è stata segnalata anche dalla compagnia di sicurezza marittima Ambrey, che non ha identificato la nave presa di mira.
L’attacco non è stato rivendicato immediatamente, ma ricorda quelli compiuti a partire da novembre dai ribelli dello Yemen, sostenuti dall’Iran e che affermano di agire in solidarietà con i palestinesi nel contesto della guerra nella Striscia di Gaza.
Un’altra esplosione è avvenuta “vicino” a una nave a 97 miglia nautiche a nordovest di Hodeidah, senza causare feriti o danni.
Gli attacchi degli huthi hanno interrotto il traffico marittimo in quest’area strategica, attraverso la quale passa il 12 per cento del commercio mondiale, e hanno spinto gli Stati Uniti a costituire una coalizione marittima internazionale per “proteggere” la navigazione. Anche le forze statunitensi e britanniche hanno effettuato attacchi contro le posizioni dei ribelli nello Yemen.