La difesa civile della Striscia di Gaza ha annunciato che la sera del 9 settembre quaranta persone sono morte e sessanta sono rimaste ferite in un bombardamento israeliano nella zona umanitaria di Al Mawasi a Khan Yunis. Israele ha invece affermato di aver preso di mira un “centro di comando” di Hamas.
“I corpi di quaranta martiri e sessanta feriti sono stati trasferiti negli ospedali della zona”, ha dichiarato all’Afp Mohammed al Mughair, un funzionario della difesa civile, l’organizzazione responsabile dei servizi di emergenza a Gaza.
“I soccorritori sono ancora alla ricerca di quindici persone che risultano disperse in seguito all’attacco contro le tende degli sfollati ad Al Mawasi”, ha aggiunto.
“Intere famiglie sono state distrutte”, ha dichiarato in un comunicato Mahmoud Basal, un portavoce della difesa civile.
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L’esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira la zona dopo aver individuato alcuni esponenti di primo piano di Hamas.
“Un aereo israeliano ha colpito alcuni terroristi di Hamas che operavano in un centro di comando nella zona umanitaria di Khan Yunis”, ha dichiarato.
“Le organizzazioni terroristiche della Striscia di Gaza continuano a usare sistematicamente infrastrutture civili e umanitarie per pianificare attacchi contro lo stato d’Israele e l’esercito”, ha aggiunto.
Hamas ha smentito la presenza di combattenti nella zona umanitaria. “Le affermazioni delle forze di occupazione sono una palese menzogna”, ha affermato in un comunicato su Telegram.
L’area di Al Mawasi, a Khan Yunis, è stata designata come zona umanitaria dall’esercito israeliano all’inizio della guerra, spingendo decine di migliaia di sfollati palestinesi a raggiungerla.
Tuttavia, l’esercito ha continuato a condurre operazioni nella zona, compreso un attacco a luglio che ha causato la morte di più di novanta persone, tra cui il capo militare di Hamas Mohammed Deif.
Secondo le autorità di Hamas, l’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza ha causato finora la morte di 40.988 persone. L’attacco di Hamas in territorio israeliano del 7 ottobre ha invece causato almeno 1.205 vittime in Israele, secondo un conteggio dell’Afp basato sugli ultimi dati israeliani disponibili.