Il Partito socialdemocratico tedesco (Spd) ha battuto di stretta misura l’estrema destra nelle elezioni regionali nel Brandeburgo, il land che circonda la capitale Berlino, nell’est del paese, facendo tirare un sospiro di sollievo al cancelliere Olaf Scholz.

In base ai risultati annunciati nella tarda serata del 22 settembre dalle emittenti pubbliche Ard e Zdf, l’Spd ha ottenuto quasi il 31 per cento dei voti, contro il 29,4 per cento del partito Alternative für Deutschland (Afd, estrema destra).

Si conferma quindi la crescita dell’Afd, che nel 2019 aveva ottenuto il 23,5 per cento dei voti. Il partito era andato molto bene anche nelle regionali del 1 settembre in Turingia, dove aveva ottenuto la maggioranza relativa dei voti, e in Sassonia, dov’era arrivato secondo dietro all’Unione cristianodemocratica (Cdu, centrodestra).

“È un grande risultato”, ha affermato il copresidente dell’Afd Tino Chrupalla, aggiungendo che “nei prossimi anni tutti dovranno fare i conti con l’Afd”. L’altra copresidente, Alice Weidel, ha detto di attendere con ansia le elezioni legislative del 2025.

L’esito del voto rappresenta comunque una piccola delusione per questo partito filorusso e contrario all’immigrazione, che fino a pochi giorni fa era in testa nei sondaggi.

Per l’Spd si tratta invece di un successo inaspettato dato che il partito è in difficoltà da mesi e Scholz è sempre più impopolare.

“Scholz non ha però avuto alcun ruolo in questo miracolo”, ha affermato il settimanale Der Spiegel.

Il merito, secondo il settimanale, è esclusivamente del popolarissimo Dietmar Woidke, capo del governo regionale del Brandeburgo dal 2013.

Nelle precedenti elezioni del 2019 l’Spd aveva ottenuto il 26,2 per cento dei voti.

Il nuovo partito populista Bsw

Secondo la maggior parte dei commentatori, i benefici per Scholz della vittoria nel Brandeburgo saranno di breve durata.

Il suo governo di coalizione, che comprende anche verdi e liberali, è lacerato da polemiche e divergenze.

Christian Lindner, leader della formazione liberale Fdp, ha minacciato di lasciare la coalizione già questa settimana se i partiti che la compongono non troveranno un accordo sulle priorità comuni.

Come in Sassonia e in Turingia, il nuovo partito populista Bsw, fondato da Sahra Wagenknecht, proveniente dalla sinistra radicale, ha riscosso un immediato successo anche nel Brandeburgo ottenendo più del 13 per cento dei voti.

Il partito è contrario all’immigrazione e alle forniture di armi all’Ucraina.

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