Il bilancio dell’esplosione e dell’incendio che hanno distrutto un edificio residenziale all’Aja è salito il 9 dicembre a sei morti, tra cui un’adolescente, mentre gli inquirenti non escludono un atto criminale.

Nelle prime ore del 9 dicembre i soccorritori hanno estratto dalle macerie un sesto corpo, che potrebbe non essere l’ultimo, in seguito all’esplosione che si è verificata all’alba del 7 dicembre.

“Intorno alle 2.30 un sesto corpo è stato recuperato dalla cantina dell’edificio crollato”, hanno affermato i vigili del fuoco.

Finora la polizia ha identificato quattro delle vittime: due uomini di 45 e 31 anni, una donna di 41 anni e una ragazza di 17 anni.

L’incendio è stato talmente devastante che la loro identificazione è stata possibile solo analizzando il dna.

Altre quattro persone sono ricoverate in ospedale, due delle quali in gravi condizioni.

A tutta velocità

In assenza d’informazioni certe sul numero di persone presenti nell’edificio al momento dell’esplosione, le autorità non escludono che ci siano altri corpi tra le macerie.

Non si conoscono ancora le cause dell’esplosione, ma l’8 dicembre la procuratrice generale ha dichiarato ai giornalisti che potrebbe essersi trattato di un atto criminale.

Un’automobile è stata vista allontanarsi a tutta velocità dal luogo dell’esplosione alle 6.15 del 7 dicembre.

Secondo le autorità, per un esame approfondito delle cause dell’esplosione bisognerà attendere la fine delle operazioni di ricerca delle vittime.