Nel 2024 la crisi climatica ha scatenato una serie di eventi estremi e un caldo senza precedenti, ha dichiarato il 30 dicembre l’Organizzazione mondiale della meteorologia (Omm) delle Nazioni Unite. Inoltre le emissioni di gas serra hanno raggiunto livelli da record, garantendo più calore negli anni futuri.
“Quest’anno abbiamo assistito a piogge e inondazioni molto forti, e alla perdita di vite umane in ogni continente”, ha affermato la segretaria generale dell’Omm Celeste Saulo. “Di recente i cicloni tropicali hanno causato un terribile tributo umano ed economico nel dipartimento francese d’oltremare di Mayotte, nell’oceano Indiano. Mentre il caldo intenso ha provocato incendi in decine di paesi, con temperature che hanno superato i 50 gradi in diverse occasioni”.
Gli accordi sul clima di Parigi del 2015 miravano a limitare il riscaldamento globale “ben al di sotto dei 2 gradi centigradi” rispetto all’epoca preindustriale, sforzandosi di fermarsi a +1,5 gradi.
Lo scorso novembre l’Omm ha dichiarato che la temperatura media dell’aria in superficie nel periodo che va da gennaio a settembre 2024 ha superato di 1,54 gradi la media rilevata tra il 1850 e il 1900. Il 2024 ha quindi certamente oltrepassato il record stabilito nel 2023, che era di +1,45 gradi. L’Omm pubblicherà a gennaio il dato definitivo.
“Posso ufficialmente dire che abbiamo appena attraversato un decennio di caldo estremo”, ha dichiarato il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres. “Gli anni più caldi mai registrati si sono verificati negli ultimi dieci anni, compreso il 2024”.
Secondo Guterres non c’è più tempo da perdere: “Nel 2025 i governi dei paesi devono mettere il mondo su una strada più sicura, riducendo drasticamente le emissioni e sostenendo la transizione verso un futuro sostenibile. È essenziale ed è possibile”.
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Ogni giovedì le notizie più importanti sulla crisi climatica e ambientale. A cura di Gabriele Crescente.
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