L’Ucraina ha raggiunto un accordo con gli Stati Uniti sull’accesso ai suoi minerali strategici, che il presidente Volodymyr Zelenskyj potrebbe firmare già il 28 febbraio a Washington.
“Ho sentito che vorrebbe venire venerdì. Per me va bene. Vorrebbe firmarla con me, e lo capisco: è una cosa importante, molto importante”, ha affermato il 25 febbraio il presidente statunitense Donald Trump alla Casa Bianca.
Trump aveva chiesto all’Ucraina di garantire agli Stati Uniti l’accesso alle sue risorse minerarie per compensare i miliardi di dollari di aiuti forniti negli ultimi tre anni dall’amministrazione Biden.
“Gli americani hanno rimosso le clausole che non ci andavano bene”, ha dichiarato all’Afp un alto funzionario ucraino.
Secondo la stessa fonte, Washington sfrutterebbe insieme a Kiev i minerali strategici ucraini e i proventi confluirebbero in un nuovo fondo “di proprietà congiunta dell’Ucraina e degli Stati Uniti”.
Da quando si è insediato il 20 gennaio, Trump ha impresso una svolta alla politica degli Stati Uniti riguardo alla guerra in Ucraina per arrivare in tempi rapidi a un cessate il fuoco.
Ha avviato dei colloqui diretti con la Russia, senza la partecipazione dell’Ucraina, e criticato duramente Zelenskyj, dando anche l’impressione di volergli attribuire la responsabilità del conflitto.
Ha perfino evocato “grandi opportunità di cooperazione economica con la Russia”. Il 25 febbraio Mosca ha a sua volta sottolineato un “potenziale piuttosto ampio” di collaborazione con Washington per sviluppare le grandi riserve di minerali strategici in Russia e nei territori ucraini occupati.
Secondo le autorità russe, nuovi colloqui diplomatici tra Mosca e Washington sulla guerra in Ucraina si terranno il 27 febbraio a Istanbul, in Turchia, dopo quelli del 18 febbraio in Arabia Saudita con la partecipazione del ministro degli esteri Sergej Lavrov e del segretario di stato Marco Rubio.
Intanto, il 26 febbraio i leader dei ventisette stati membri dell’Unione europea parteciperanno a un vertice in videoconferenza per fare il punto sul conflitto in Ucraina dopo l’incontro tra Trump e il presidente francese Emmanuel Macron il 24 febbraio a Washington.
Nel corso del colloquio con Trump, Macron aveva sottolineato la necessità di fornire all’Ucraina “garanzie di sicurezza” per impedire alla Russia di attaccarla nuovamente in futuro.