Il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha annunciato l’8 aprile di aver raggiunto un accordo preliminare con l’Argentina per un nuovo programma di prestiti da venti miliardi di dollari in quattro anni.

L’accordo, molto atteso dal governo argentino, dovrebbe essere formalizzato nei prossimi giorni dal consiglio esecutivo dell’Fmi.

“L’intesa è stata resa possibile dagli impressionanti passi avanti compiuti dal governo argentino nella stabilizzazione dell’economia, e in particolare del bilancio dello stato, che hanno anche permesso di riportare sotto controllo l’inflazione”, ha affermato l’Fmi in un comunicato.

Il nuovo programma di prestiti “dovrebbe favorire una crescita forte e sostenibile in Argentina nonostante un contesto economico globale molto difficile”, ha proseguito.

L’Argentina e l’Fmi avevano avviato a novembre i negoziati per un nuovo piano di aiuti, perché quello precedente era in scadenza alla fine del 2024.

Il 19 marzo il parlamento argentino aveva dato il via libera a un nuovo programma di prestiti, che secondo il governo permetterà di evitare un default finanziario del paese.

In appena sedici mesi il presidente di estrema destra Javier Milei, che si definisce un “anarcocapitalista”, ha riequilibrato i conti pubblici adottando un drastico piano di austerità, che però ha causato forti tensioni sociali.

La cronica inflazione del paese è scesa dal 211 per cento della fine del 2023 all’attuale 66 per cento.

L’Argentina è il principale debitore dell’Fmi, davanti all’Ucraina, all’Egitto e all’Ecuador.