L’Italian sustainability photo award (Ispa) è un concorso nato nel 2019 dalla collaborazione tra l’agenzia fotografica Parallelozero e Pimco, un’azienda di gestione di investimenti obbligazionari. L’Ispa si pone come obiettivo di premiare lavori che approfondiscono il tema della sostenibilità su più livelli: ambientale, sociale e nelle scelte di governo. In particolare, i lavori selezionati si soffermano su storie positive, dove nascono progetti di ricerca.
Le categorie del concorso sono tre: foto singola, storia fotografica e il premio più importante, lo sviluppo di un progetto. Quest’ultimo è stato vinto da Tomaso Clavarino, che con Have you ever heard the sound of falling rocks? ha viaggiato per sei mesi lungo l’arco alpino tra Italia, Francia, Svizzera e Austria, dove l’aumento delle temperature sta causando lo scioglimento del permafrost, la parte più superficiale della crosta terrestre nelle regioni fredde del pianeta. Questo fenomeno ha gravi conseguenze sulla salute delle montagne, sulle rocce che le compongono, perché il ghiaccio funziona da collante e se comincia a mancare l’aumento di frane e crolli è inevitabile.
“Le montagne, e le Alpi in modo particolare” spiega Clavarino, “hanno sempre avuto un peso rilevante nella mia vita. Negli anni le ho viste mutare. Ho visto i versanti crollare, i torrenti gonfiarsi ferocemente, le nevicate cambiare drasticamente, i ghiacciai ritirarsi, la roccia diventare più instabile, gli animali modificare le loro abitudini, gli uomini doversi adattare a condizioni climatiche diverse e a eventi atmosferici sempre più estremi”.
Elisabetta Zavoli si è aggiudicata la storia fotografica con Antichi mestieri e nuove generazioni: il futuro della pesca è sostenibile, in cui racconta di Tomas Parenti, un giovane capitano di peschereccio a Rimini che ha progettato una rete da pesca con due tasche, in grado di raccogliere il pesce ma anche i rifiuti dispersi in mare. A Valeria Scrilatti è andato il premio per la foto singola con lo scatto di un barbagianni, una specie in via di estinzione, nel Centro recupero fauna selvatica della Lipu, a Roma, dove ogni anno vengono curati più di cinquecento volatili.
Gli altri finalisti del concorso sono il duo Jean-Marc Caimi e Valentina Piccinni, Valerio Bellavia, Emiliano Cerluini, Paola Lai, Christian Velcich e Matteo Capone.
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