Nel suo primo libro, Tre donne (Mondadori), Lisa Taddeo aveva raccontato inquietanti storie a sfondo sessuale dal punto di vista delle donne, intervistate in tutti gli Stati Uniti. Tra le (poche) critiche ricevute c’era quella di aver puntato l’obiettivo su vittime sostanzialmente passive. Il suo primo romanzo sembra quasi una risposta a quelle critiche. La protagonista di Animal è una donna che ha subìto abusi ed è in cerca di vendetta. In fuga da New York dopo la misteriosa morte del suo amante (un uomo sposato), Joan, 36 anni, arriva in California e incontra Lenny, un vedovo che soffre di demenza e che la scambia per la moglie, da lui maltrattata per anni. Questa relazione con Lenny rende Joan ancora più determinata a cercare un risarcimento per le miserie che ha sopportato. Così comincia un provocatorio thriller che allontana ogni possibile tentazione vittimista del #MeToo. Per quanto l’attenzione a orrori come stupri, suicidi e aborti possa sembrare morbosa, in realtà Taddeo, proprio come in Tre donne, squarcia un velo raccontando esperienze che normalmente sono taciute. The Economist
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Questo articolo è uscito sul numero 1415 di Internazionale, a pagina 80. Compra questo numero | Abbonati