◆ Gli alberi sono come supereroi in questa fase di emergenza climatica. La città di Des Moines, negli Stati Uniti, ha un programma per averne di più. In questo centro urbano, racconta il New York Times, da tempo si cerca di non abbattere nessun albero, neanche per sostituirlo con altri più giovani. La presenza dei grandi alberi infatti può abbassare la temperatura anche di dieci gradi, un fattore che può fare la differenza durante le ondate di calore. In questi giorni, per esempio, il caldo che si è abbattuto sulla costa settentrionale del Pacifico ha ucciso centinaia di persone. Con temperature più basse ottenute grazie agli alberi, sarebbero state risparmiate molte vite. Le piante, inoltre, riducono la necessità di usare l’aria condizionata, evitando il sovraccarico della rete elettrica.

Gli alberi non andrebbero considerati componenti dell’arredo urbano, ma infrastrutture, al pari di strade o reti fognarie. Oltre a ridurre il calore, gli alberi contribuiscono ad assorbire l’acqua in caso di piogge intense, permettono di immagazzinare il carbonio, favoriscono il benessere psicofisico delle persone, riducono l’inquinamento dell’aria e aiutano a mantenere la fauna selvatica. Tutti questi benefici dovrebbero essere tenuti in considerazione quando si calcolano le spese per la manutenzione e si valutano gli inconvenienti, come i semi e le foglie a terra, i marciapiedi sollevati dalle radici o il pericolo rappresentato da un ramo spezzato.

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Questo articolo è uscito sul numero 1417 di Internazionale, a pagina 102. Compra questo numero | Abbonati