
Dal 12 luglio a Tokyo è in vigore lo stato d’emergenza, che durerà fino al 22 agosto. La misura, che impedirà al pubblico di assistere alle gare olimpiche in 34 strutture su 42, è il frutto di un calcolo politico più che di una decisione presa su basi scientifiche, scrive il Japan Times. La capitale era già in stato di semiemergenza, che prevedeva alcune misure restrittive dovute al fatto che vari indicatori (come i posti letto disponibli negli ospedali) erano sotto il livello 4, quello che fa scattare lo stato d’emergenza. Ma il primo ministro Yoshihide Suga ( nella foto )ha pensato che, se non avesse dichiarato lo stato d’emergenza, le critiche alla sua inazione avrebbero superato l’approvazione per il mantenimento dello status quo. In autunno si terranno le elezioni politiche e quelle interne al Partito liberaldemocratico per scegliere il leader, e Suga negli ultimi mesi ha perso molto consenso.
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Questo articolo è uscito sul numero 1418 di Internazionale, a pagina 34. Compra questo numero | Abbonati