“Il covid-19 diventerà una malattia dei giovani?”, si chiede Nature. Con l’avanzare delle vaccinazioni la maggior parte dei contagi avviene tra i bambini e gli adolescenti che non sono vaccinati. In Israele quattro nuovi casi su dieci sono nella fascia d’età 10-19 anni, e le autorità sanitarie hanno reagito raccomandando di vaccinare i ragazzi tra i 12 e i 15 anni. Anche altri paesi hanno avviato la vaccinazione degli adolescenti, e in altri ancora il dibattito è in corso. Ogni decisione andrà presa valutando la situazione epidemiologica e il “peso” della malattia in relazione all’età. In alcuni paesi sono aumentati i contagi tra i più giovani, mentre sono diminuiti i casi totali. Secondo alcuni ricercatori bisognerebbe fare una valutazione globale: una possibile ipotesi è rimandare la vaccinazione dei bambini nei paesi ricchi per accelerare quella degli anziani nei paesi poveri, dove campagne più efficienti potrebbero salvare molte vite.

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Questo articolo è uscito sul numero 1418 di Internazionale, a pagina 129. Compra questo numero | Abbonati