Una mattina dopo l’altra,
mentre lentamente mi pettino i capelli,
lo specchio mi rammenta
che la vita è un capello.
E la mia mano
si muove sempre più lentamente.
Sono robuste le radici?
Ti tieni, vita?
A cosa, a chi:
c’è?
Amelija Ličeva è una poeta, critica letteraria e docente di teoria della letteratura nata a Sofia nel 1968. Questa poesia è tratta dalla sua sesta e più recente raccolta, Zverski krotka (“Bestialmente docile”, Lexicon, Sofia 2017). Traduzione dal bulgaro di Alessandra Bertuccelli.

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Questo articolo è uscito sul numero 1418 di Internazionale, a pagina 124. Compra questo numero | Abbonati