
In Bulgaria le seconde elezioni legislative in tre mesi si sono concluse con un nuovo nulla di fatto. Come era successo il 4 aprile, nessun partito ha i numeri per formare un governo. A scrutinio quasi ultimato, il populista ed europeista Itn, del cantante e personaggio tv Slavi Trifonov, ha ottenuto il 24,1 per cento dei voti e 65 seggi, appena due più del Gerb, la formazione dell’ex premier Bojko Borisov, conservatore e populista, che si è fermata al 23,5 per cento dei voti. Decisamente più staccati gli altri partiti, tra cui i socialisti del Bsp, l’alleanza centrista Bulgaria democratica (Bd) e il Movimento per i diritti e le libertà (Dps), legato alla comunità turca. L’affluenza alle urne è stata del 41 per cento, il 9 per cento in meno rispetto ad aprile. “I partiti non sono riusciti a motivare gli elettori”, scrive il quotidiano bulgaro Dnevnik. “La ragione, si dice, è che molti bulgari sono in vacanza e non sono andati alle urne. Ma c’è un’altra spiegazione. Ad aprile il clima politico era tesissimo, e il governo ad interim entrato in carica dopo quel voto, guidato dal generale Stefan Janev, ha riportato la calma. Molti avrebbero volentieri votato per quell’esecutivo. Ma nessuno dei ministri era presente sulle schede elettorali”.
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Questo articolo è uscito sul numero 1418 di Internazionale, a pagina 26. Compra questo numero | Abbonati