A partire dalla prossima primavera un’azienda norvegese comincerà ad archiviare alcuni dei brani musicali più importanti del mondo in un caveau situato tra la Norvegia e il Polo nord. La Elire management group, che ha sede a Oslo, di recente ha dichiarato la sua ambizione di preservare delle registrazioni che vanno dal pop dei Beatles alla musica dei nativi australiani, coprendo un periodo di almeno mille anni. La struttura, che si chiamerà Global music vault, sarà simile ad altre due costruzioni già esistenti, l’Arc­tic world archive e il Global seed vault, che si trovano sottoterra nell’arcipelago delle Svalbard, sempre in Norvegia. I brani verrano archivati con un formato piqlFilm, in grado di resistere più di mille anni e a prova perfino di esplosione nucleare. Per decidere quale musica entrerà nell’archivio la Elire sta collaborando con l’International music council, un’organizzazione internazionale che si trova nella sede dell’Unesco a Parigi, e con le case discografiche. Dovrebbe essere previsto anche un voto del pubblico. Le principali etichette, come la Universal, la Sony e la Warner, e molte indipendenti archiviano già copie digitali della loro musica in diversi luoghi del mondo. La Elire pensa di guadagnare soldi dal progetto facendo pagare a case discografiche e artisti i loro depositi nel caveau e prevede inoltre di rendere i contenuti accessibili agli ascoltatori di tutto il mondo, condividendo i guadagni con gli artisti.
Eddie Fu,
Consequence of Sound

Paul McCartney, 1964 - PA IMAGES/ALAMY
Paul McCartney, 1964 (PA IMAGES/ALAMY)

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Questo articolo è uscito sul numero 1418 di Internazionale, a pagina 122. Compra questo numero | Abbonati