
Il giornalista marocchino Soulaimane Raissouni, che lavorava per il quotidiano indipendente Akhbar Al Yaum (chiuso da marzo), è stato condannato il 9 luglio a cinque anni di carcere per molestie sessuali. Raissouni contesta le accuse e porta avanti da quasi cento giorni uno sciopero della fame che ha gravemente compromesso la sua salute. Secondo Reporters sans frontières, le accuse di molestie sessuali sono strumentalizzate da Rabat per orchestrare campagne diffamatorie contro giornalisti e oppositori.
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Questo articolo è uscito sul numero 1418 di Internazionale, a pagina 33. Compra questo numero | Abbonati