In un’operazione condotta con l’autorizzazione del governo congolese, le forze armate ugandesi hanno bombardato i campi dei miliziani delle Forze alleate democratiche (Adf) nell’est della Repubblica Democratica del Congo (Rdc). Il gruppo armato – nato nel 1995 e attivo prima in Uganda e poi nel paese vicino – è considerato il responsabile dei recenti attentati terroristici nella capitale ugandese Kampala ( nella foto ). Lo sconfinamento dei soldati ugandesi desta preoccupazione, scrive il sito Actualité, perché l’Uganda è in parte responsabile dell’instabilità che regna da trent’anni in questa parte della Rdc. Poco distante, nella provincia dell’Ituri, 22 civili sono stati uccisi il 28 novembre in un attacco contro un campo profughi a Ivo. L’aggressione è stata attribuita ai miliziani di etnia lendu della Cooperativa per lo sviluppo del Congo (Codeco), attiva nella provincia dal 2017. Il 22 novembre altre 29 persone erano morte in un attacco simile contro un campo profughi a Drodro.
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Questo articolo è uscito sul numero 1438 di Internazionale, a pagina 30. Compra questo numero | Abbonati