Lo stato tra la veglia e il sonno potrebbe essere un momento particolarmente creativo. L’ipotesi, formulata in passato dall’inventore statunitense Thomas Edison, è stata verificata di recente da alcuni ricercatori, che hanno sottoposto dei problemi di matematica a un centinaio di volontari. I partecipanti tenevano nella mano destra un oggetto ed erano liberi di scivolare in uno stato di dormiveglia. Quando l’oggetto cadeva, i volontari dovevano raccontare ad alta voce i loro pensieri. Si tratta dello stesso stratagemma adottato da Edison per evitare di passare a una fase di sonno profondo. È emerso che i volontari che passavano almeno quindici secondi assopiti avevano più possibilità di risolvere il rompicapo. L’effetto scompariva se si addormentavano profondamente. Se i risultati dello studio fossero confermati, sarebbe interessante capire perché la fase che precede il sonno è così creativa. Secondo i ricercatori, prima di addormentarsi le persone scivolano in uno stato semilucido in cui è possibile osservare con chiarezza i propri pensieri, identificando quelli particolarmente creativi. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1440 di Internazionale, a pagina 102. Compra questo numero | Abbonati