L’altra pandemia
nel sud del mondo
◆ Nel suo articolo su Internazionale 1443 Kwame Anthony Appiah ci ha ricordato che se vogliamo dare senso alla parola comunità internazionale occorre riconoscere come essa sia composta da due realtà opposte: la nostra, privilegiata, alle prese con la pandemia ufficiale, e quella degli altri, a sud del mondo, dove imperversa anche e soprattutto quella ombra. Bisogna integrarle perché chi finora ha più guadagnato si assuma la responsabilità di aiutare chi finora più ha perso. Lo scrittore ha definito l’obiettivo: un nuovo internazionalismo. Resta forse da capire con quali mezzi raggiungerlo.
Daniele Baldisserri
La trappola
della perfezione
◆ Ho letto con grande interesse l’articolo di Josh Cohen (Internazionale 1443). Il professore pare tuttavia concentrarsi solo sui risvolti negativi del perfezionismo, trascurando i numerosi benefici che da esso possono derivare. Il costante desiderio di miglioramento, anche se sostenuto da una certa dose di invidia verso chi sembra “fare meglio” di noi, è pur sempre alla base dell’evoluzione umana e non andrebbe scoraggiato.
Giuseppe Bongiovanni
La trasformazione
della dieta vegana
◆ In merito alla lettera sui cibi vegani ultraprocessati (Internazionale 1443), avrei alcune considerazioni da fare. La scelta vegana è sicuramente una scelta salutare, in primis per gli animali, a dirla in modo semplice ma veritiero. Ed è salutare anche per la specie umana. Non dovrebbe rimanere schiava degli scaffali dei supermercati e di nuove categorie merceologiche. Si può essere vegani senza mangiare cibi ultraprocessati. In un quadro più ampio potremmo pure ricordarci, se andiamo a discutere di salute, di come la pandemia sia stata scatenata dall’attività umana e, più specificatamente, con buone probabilità, dal perenne e implacabile sfruttamento animale.
Giovanni Bongera
Solo fumo negli occhi
◆ Mentre leggevo l’interessante articolo sulle lobby del tabacco e l’uso delle sigarette elettroniche (Internazionale 1442) ho cercato su Wikipedia qualche informazione in più sul ricco industriale David Koch. Mi ha stupito verificare che la pagina, completa e ben fatta, dà molta importanza all’attività filantropica offrendo un’immagine decisamente diversa, ingannevole, rispetto a quanto scritto nell’articolo.
Mattia Benzoni
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Questo articolo è uscito sul numero 1444 di Internazionale, a pagina 14. Compra questo numero | Abbonati