Il presidente siriano Bashar al Assad è arrivato negli Emirati Arabi Uniti il 18 marzo. È il suo primo viaggio in un paese arabo dall’inizio della guerra civile undici anni fa e “il più chiaro segnale di un riavvicinamento in corso tra Damasco e gli stati della regione”, scrive Middle East Eye. La Siria era stata espulsa dalla Lega araba nel 2011 e in questi anni il regime di Assad è stato isolato dai suoi vicini. Ma ora che gli scontri si sono in gran parte fermati e Assad controlla la maggioranza del territorio, secondo il giornale online i paesi della regione “ci stanno ripensando, preoccupati dall’influenza di Iran e Turchia, e dalle conseguenze economiche e sulla sicurezza legate al fatto di confinare con uno stato povero e devastato dalla guerra”.
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Questo articolo è uscito sul numero 1453 di Internazionale, a pagina 37. Compra questo numero | Abbonati