Dopo il consiglio dei ministri dell’agricoltura, la Commissione europea ha deciso di rinviare a data da destinarsi la presentazione di due proposte chiave per le strategie del green deal europeo in campo agroalimentare, prevista per il 23 marzo. Secondo Euractiv la proposta di riforma della direttiva sull’uso sostenibile dei pesticidi avrebbe dovuto fissare l’obiettivo vincolante di ridurre del 50 per cento l’uso di queste sostanze entro il 2030, e in base al nuovo regolamento sul ripristino delle aree naturali almeno il 10 per cento dei terreni agricoli avrebbe dovuto essere destinato ad ambienti a elevata biodiversità come siepi e laghi. Dopo l’invasione russa dell’Ucraina diversi paesi, soprattutto dell’Europa orientale, avevano chiesto a Bruxelles di riconsiderare queste misure, sostenendo che avrebbero ridotto la produzione agricola in un momento in cui il blocco di gran parte delle importazioni di cereali e mangimi per animali e l’aumento dei prezzi dei fertilizzanti mettono in pericolo la sicurezza alimentare europea. Le organizzazioni ambientaliste hanno accusato le lobby del settore agroalimentare di sfruttare l’emergenza per bloccare la transizione all’agricoltura sostenibile, ma Bruxelles ha finito per cedere alle pressioni, autorizzando anche la coltivazione dei terreni che avrebbero dovuto rimanere a riposo.
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Questo articolo è uscito sul numero 1453 di Internazionale, a pagina 40. Compra questo numero | Abbonati