Il Canada è disponibile a fornire più petrolio, gas e uranio per contribuire a superare la crisi energetica aggravata dall’invasione russa dell’Ucraina, scrive la Bbc. Il paese nordamericano, che è il quarto produttore mondiale di greggio, si è impegnato a esportare duecentomila barili di petrolio in più al giorno entro la fine del 2022. Il ministro delle risorse naturali Jonathan Wilkinson ha detto che saranno esportati anche centomila barili di gas naturale in più. Tuttavia, si tratta solo di “una piccola parte dei tre milioni di barili al giorno che secondo l’Agenzia internazionale per l’energia potrebbero mancare sui mercati internazionale dal prossimo mese a causa delle sanzioni inflitte alla Russia”. E dal momento che il Cremlino svolge un ruolo chiave anche nel mercato dell’energia nucleare grazie alle sue ampie riserve di uranio, il Canada è pronto ad aumentarne le esportazioni, visto che, ha precisato Wilkinson, i suoi produttori hanno scorte in eccesso in grado di compensare l’uranio russo. ◆
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1454 di Internazionale, a pagina 108. Compra questo numero | Abbonati