“Centinaia di professionisti, in gran parte giovani, hanno lasciato la Russia da quando è cominciata l’invasione dell’Ucraina, accelerando la fuga di talenti dal paese e danneggiando ulteriormente un’economia già presa di mira dalle sanzioni occidentali”, scrive il Wall Street Journal. Si tratta di esperti d’informatica, scienziati, banchieri e medici. Secondo un sondaggio condotto a marzo da Ok Russians, un’ong che aiuta le persone a lasciare il paese, dalla metà di febbraio sono partiti trecentomila lavoratori. “La Russia incoraggia i dissidenti ad andarsene, ma cerca di trattenere i professionisti. A marzo il governo ha approvato un decreto che promette l’esonero militare ai dipendenti del settore tecnologico”.
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Questo articolo è uscito sul numero 1456 di Internazionale, a pagina 100. Compra questo numero | Abbonati