Il Distretto tecnologico aerospaziale e il Cnr hanno progettato dei droni ad alta tecnologia per scovare la Xylella fastidiosa, il batterio che ha decimato migliaia di ulivi in Italia meridionale. Grazie a dei sensori termici, i droni rilevano i segni dell’infezione a uno stadio precoce, prima che sia visibile a occhio nudo. In questo modo gli agricoltori possono abbattere gli alberi malati ed evitare focolai. Nei prossimi mesi, scrive New Scientist, i droni sorvoleranno 300mila alberi. La Xylella si sta diffondendo anche in Francia continentale, in Corsica, in Spagna e in Portogallo. Secondo le stime, potrebbe costare all’Unione europea fino a 5,5 miliardi di euro in raccolti persi.

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Questo articolo è uscito sul numero 1457 di Internazionale, a pagina 105. Compra questo numero | Abbonati