Sono passati cinque anni dall’inizio della violenta campagna delle forze di sicurezza birmane contro la minoranza rohingya. Nel giro di poche settimane fuggirono 730mila persone verso il Bangladesh, e quei profughi sono ancora bloccati in un limbo, scrive Al Jazeera. Nei campi profughi allestiti nel sud del paese vive circa un milione di persone in condizioni precarie, nel timore di essere rimandate in Birmania. Il governo di Dhaka, infatti, insiste per rimpatriare i profughi al più presto, ma in Birmania, dove i rohingya sono perseguitati da sempre, non ci sono le condizioni per un ritorno sicuro.
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Questo articolo è uscito sul numero 1476 di Internazionale, a pagina 38. Compra questo numero | Abbonati