L’ondata di caldo senza precedenti che ha investito la Cina centrale e meridionale all’inizio di luglio continua, prosciugando bacini idrici, danneggiando l’agricoltura e causando incendi e blackout che stanno strozzando la filiera mondiale delle forniture. La siccità ha colpito 17 regioni e il ministro dell’agricoltura ha annunciato che si ricorrerà alla pioggia artificiale per le coltivazioni di riso e soia. Il 30 agosto a Dazhou, nel Sichuan, centomila persone si sono rifugiate nei bunker antiaereo per sfuggire al caldo estremo. Pechino ha annunciato aiuti per sostenere l’economia, già colpita dalla strategia “zero covid” del governo e dalla crisi immobiliare.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1476 di Internazionale, a pagina 38. Compra questo numero | Abbonati