Subito dopo la firma dell’accordo da 44 miliardi di dollari per comprare Twitter, Elon Musk ha dato il via a un’ondata di licenziamenti che dovrebbe dimezzare il personale del social network. Anche se, scrive Bloomberg Businessweek, decine di dipendenti sono stati richiamati, evidentemente perché considerati indispensabili. I tagli ai posti di lavoro riguardano l’intero settore tecnologico, aggiunge l’Economist. La Meta, casa madre di Facebook, ha deciso di licenziare undicimila dipendenti, il 13 per cento della sua forza lavoro, uno dei maggiori tagli al personale nella storia dell’alta tecnologia statunitense. La Crunchbase, un’azienda che realizza studi di mercato, sostiene che nel 2022 negli Stati Uniti sono stati già licenziati più cinquantamila lavoratori del settore tecnologico. Il dato corrisponde a poco meno dell’1 per cento dei sei milioni di persone impiegate nel settore, osserva il settimanale britannico, “ma è comunque uno shock per aziende che da sempre sono abituate ad assumere”. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1486 di Internazionale, a pagina 117. Compra questo numero | Abbonati