Più di dieci anni dopo essere stata proposta, il 22 novembre la direttiva Women on boards sulla parità di genere nelle aziende ha ricevuto l’approvazione definitiva del parlamento europeo. La norma, che entrerà in vigore a partire dal 2026, stabilisce che nei consigli delle aziende quotate in borsa il 33 per cento dei posti di amministratore e il 40 per cento di quelli senza incarichi esecutivi siano assegnati al “sesso meno rappresentato”. “Già nel 2012, quando la Commissione europea aveva proposto la direttiva e la cancelliera tedesca Angela Merkel l’aveva affondata, questi obiettivi sembravano ridicoli”, commenta la Frankfurter Ründschau. “Ora sono una barzelletta di cattivo gusto. Troppo tardi, troppo poco, troppo annacquato” .
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Questo articolo è uscito sul numero 1488 di Internazionale, a pagina 28. Compra questo numero | Abbonati