Dopo quasi tre anni di politica “zero covid”, la Cina si è infine rassegnata a convivere con il virus. La strategia che puntava a controllare la pandemia attraverso test a tappeto e rigidi lockdown è stata abbandonata il 7 dicembre. Questa svolta radicale ha lasciato il paese, dove il tasso di vaccinazione è ancora insufficiente, in preda a un’ondata di contagi senza precedenti. Pechino ha ammesso che è impossibile seguire l’evoluzione dell’epidemia, e nel resto del mondo aumenta l’inquietudine per la scarsa trasparenza dei dati cinesi e per la possibilità che emergano nuove varianti.

Il 4 gennaio l’Unione europea ha adottato una serie di raccomandazioni, che invitano a sottoporre a tampone i passeggeri provenienti dalla Cina e a realizzare test a campione al loro arrivo, procedendo al sequenziamento di quelli positivi per individuare eventuali nuove varianti. Queste misure sono state definite inaccettabili dalle autorità cinesi, che hanno minacciato ritorsioni. Una reazione sorprendente da parte di un paese che per quasi tre anni ha smesso di rilasciare visti turistici e ha imposto la quarantena obbligatoria a chi entrava.

Le proteste di Pechino sembrano ancora meno giustificate se si tiene conto che dalla comparsa del virus a Wuhan nel gennaio 2020 le autorità cinesi hanno dato prova di una sistematica mancanza di trasparenza. Dopo aver esitato a lanciare l’allarme e aver sminuito la gravità della situazione, la Cina è stata accusata di aver ostacolato le inchieste internazionali sull’origine del covid.

Per l’Unione europea l’obiettivo non è ritardare l’arrivo dei casi di covid o delle varianti cinesi in Europa, che sarebbe impossibile, ma essere informata in tempo reale sulle possibili mutazioni del virus. In mancanza di informazioni affidabili da parte della Cina, è necessaria una vigilanza sanitaria internazionale. Anche se a Pechino non piace, la trasparenza resta uno strumento essenziale per controllare la pandemia. ◆ gac

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Questo articolo è uscito sul numero 1494 di Internazionale, a pagina 19. Compra questo numero | Abbonati