“Berlino è arrabbiata nera”, titola la Tageszeitung dopo le elezioni per il parlamento della capitale tedesca. Il voto si è svolto a meno di un anno e mezzo da quello del settembre 2021, dichiarato nullo a causa delle molte irregolarità riscontrate, e ha visto la netta vittoria dell’Unione cristianodemocratica (Cdu), che ha conquistato quasi il 30 per cento dei voti. I conservatori hanno superato per la prima volta dal 1999 il Partito socialdemocratico (Spd), che con il 18,4 per cento ha ottenuto il peggior risultato dalla riunificazione. In campagna elettorale la Cdu aveva cavalcato il malumore suscitato dai violenti disordini scoppiati nella capitale durante la notte di capodanno, attribuendoli agli immigrati e ai giovani di origine straniera, e la vittoria non potrà che rafforzare la svolta a destra impressa al partito dal nuovo leader Friedrich Merz. La coalizione tra Spd, Verdi e Die Linke (sinistra) mantiene comunque la maggioranza dei seggi e continuerà a governare Berlino, ma visto l’umore in città non avrà vita facile, e la Cdu è pronta ad approfittarne, conclude la Tageszeitung. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1499 di Internazionale, a pagina 23. Compra questo numero | Abbonati