“Il 15 febbraio il governo di Daniel Ortega ha ordinato di togliere la nazionalità nicaraguense a 94 persone accusate di aver tradito la patria, e ha disposto la confisca di tutti i loro beni”, scrive il sito indipendente Divergentes. Tra le vittime del provvedimento di Managua ci sono lo scrittore ed ex vicepresidente Sergio Ramírez (nella foto), la scrittrice Gioconda Belli e il vescovo Silvio José Báez, tutti in esilio. L’unico leader di sinistra della regione ad aver condannato la decisione di Ortega è stato il presidente cileno Gabriel Boric, secondo cui il Nicaragua è diventato ormai una dittatura. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1500 di Internazionale, a pagina 31. Compra questo numero | Abbonati