Il celebre scrittore colombiano Gabriel García Márquez aveva dedicato molti anni a scrivere le 150 pagine di En agosto nos vemos, un romanzo o anche una raccolta di racconti, a seconda di come si voglia leggerlo, scritto e riscritto più volte. Poi, nell’ultimo scorcio della sua vita, vittima di un cancro e con le capacità cognitive che si deterioravano, García Márquez ha preferito dare la priorità alle sue _Memorie delle mie puttane tristi _(Mondadori). Ora, a quasi dieci anni dalla sua morte, avvenuta nel 2014, i figli del premio Nobel, Rodrigo e Gonzalo García Bacha, hanno deciso di pubblicare il libro. Di sicuro il padre non era completamente soddisfatto del manoscritto. Ma, alla fine, il fatto che non l’abbia distrutto li ha spinti a farlo uscire. “Nel testo abbiamo ritrovato gli aspetti principali della sua opera”, hanno detto, “l’inventiva, la poesia, la comprensione degli esseri umani e il fascino per le loro esperienze”. Il libro sarà pubblicato nel 2024 dalla casa editrice statunitense Random House.
El Espectador
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Questo articolo è uscito sul numero 1510 di Internazionale, a pagina 80. Compra questo numero | Abbonati