Dopo undici settimane di trattative, il 20 giugno il nuovo governo ( nella foto ) guidato da Petteri Orpo ha ricevuto l’investitura del parlamento. Oltre alla Coalizione nazionale di Orpo (centrodestra), l’esecutivo è sostenuto da altri tre partiti conservatori, tra cui i Veri finlandesi, usciti vincitori dalle elezioni del 2 aprile. Il partito nazionalista, xenofobo ed euroscettico ha ottenuto ben sette ministeri, tra cui quelli dell’interno, delle finanze e della giustizia, e ha avuto un ruolo decisivo nella stesura del programma di governo, che prevede norme più rigide sull’immigrazione e la riduzione dell’impegno nella lotta al cambiamento climatico, scrive Yle.
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Questo articolo è uscito sul numero 1517 di Internazionale, a pagina 26. Compra questo numero | Abbonati