Si stima che siano almeno 440mila gli spagnoli vittime di abusi sessuali avvenuti in ambiente religioso: lo afferma il rapporto presentato il 27 ottobre in parlamento dal defensor del pueblo (il difensore civico, l’istituzione che tutela gli interessi dei cittadini). Su impulso di un’inchiesta del quotidiano El País, una commissione ha ascoltato per 18 mesi ottomila spagnoli: l’1,13 per cento degli intervistati ha raccontato di aver subìto abusi e di questi circa la metà (lo 0,06 per cento, quindi in proporzione 233mila persone) li attribuisce a religiosi, il resto a laici legati alla chiesa. “Le cifre sono sconcertanti. La Spagna detiene ora il triste primato, in base al campione, di paese con il più alto numero di probabili vittime di abusi sessuali nella chiesa cattolica. Purtroppo, i vertici religiosi spagnoli non hanno compreso la legittimità e l’importanza dell’indagine. La loro collaborazione è stata intermittente e, anche se alcune diocesi hanno condiviso informazioni preziose, i dati forniti dai vescovi tendono a minimizzare il problema”. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1536 di Internazionale, a pagina 36. Compra questo numero | Abbonati