Il calo della popolazione cinese per il secondo anno consecutivo preoccupa gli economisti, scrive Caixin. Le nascite nel 2023 hanno toccato il record negativo di 9,02 milioni di bambini, la metà rispetto al 2017. Il dato riflette la varietà di sfide che la Cina ha di fronte, tra cui il rapido invecchiamento della popolazione, il calo della forza lavoro e la diminuzione del numero di matrimoni e del tasso di fecondità. Ma, secondo uno studio citato da The Conversation, nel 2024 si potrebbe assistere a un’inversione di rotta. Comincia infatti l’anno del drago, considerato di buon auspicio, e termina quello del coniglio, ritenuto meno fortunato. Per questo molte coppie potrebbero aver deciso di aspettare ad avere un figlio.
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Questo articolo è uscito sul numero 1547 di Internazionale, a pagina 28. Compra questo numero | Abbonati