A Tbilisi sono ricominciate le proteste ( nella foto ) contro il progetto di legge sugli “agenti stranieri”, approvato dal parlamento in prima lettura il 16 aprile. Il provvedimento obbliga le associazioni e i mezzi d’informazione che ricevono almeno il 20 per cento dei finanziamenti dall’estero a registrarsi come agenti “che perseguono gli interessi di paesi stranieri”. Già presentata dal governo nel febbraio 2023, la norma era stata poi ritirata in seguito a una grande mobilitazione. Come spiega OC Media, l’esecutivo guidato dal partito Sogno georgiano, autoritario e filorusso, ha deciso di riproporla all’inizio di aprile.
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Questo articolo è uscito sul numero 1559 di Internazionale, a pagina 27. Compra questo numero | Abbonati