Da mille settimane ogni sabato, con qualche sporadica interruzione, decine di donne manifestano nel cuore di Istanbul, in piazza Galatasaray. Sono le “madri del sabato”: ispirate dalle madri argentine di plaza de Mayo, cercano notizie dei loro parenti scomparsi dopo l’arresto. “Sono spariti quando erano in custodia della polizia, forse uccisi o torturati. I loro corpi sono stati sepolti senza nome in qualche angolo remoto del paese o non sono mai stati trovati”, scrive il quotidiano BirGün. Secondo il Centro della memoria, tra il 1980 e il 2000 sono scomparse 1.338 persone. Il movimento è nato il 27 maggio 1995, dopo il ritrovamento del corpo torturato di Hasan Ocak a Istanbul. È in quell’occasione che le madri si sono riunite per la prima volta. La polizia ha cercato di fermare la protesta, anche con la violenza. “Ma se per altri piazza Galatasaray è solo uno spazio pubblico all’aperto”, dicono le donne, “per noi è il luogo dove incontrare la nostra gente perduta”. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1565 di Internazionale, a pagina 26. Compra questo numero | Abbonati