Il tempio Wat Phra Dhammakaya, in Thailandia (Peerapon Boonyakiat, SOPA Images/LightRocket/Getty)

I benefici della meditazione potrebbero estendersi anche al microbiota intestinale. Una ricerca cinese riportata da Psychology Today ha esaminato i microbi dell’intestino di 56 monaci buddisti tibetani che praticano meditazione profonda e ha riscontrato delle differenze rispetto al microbiota di un gruppo di persone della stessa area geografica che non la praticano. La meditazione può ridurre l’ansia e abbassare i livelli di cortisolo nel sangue, ovvero l’ormone dello stress, modificando anche i microbi intestinali. Questa scoperta, se confermata da ulteriori ricerche, potrebbe conferire alla meditazione un ruolo importante per mantenere un buon funzionamento dell’asse intestino-cervello. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1569 di Internazionale, a pagina 100. Compra questo numero | Abbonati